Premio Scenario2005- 10a edizione | Progetto finalista

FESTIVAL SANTARCANGELO DEI TEATRI, 24, 25, 26 GIUGNO 2005

sabato 25 Giugno , ore 15:00 | Il Lavatoio

Dux in scatola

autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito

amnesiA vivacE | Roma

uno spettacolo di e con Daniele Timpano
collaborazione artistica Valentina Cannizzaro e Gabriele Linari
foto di scena Valerio Cruciani
organizzazione Maria Rita Parisi
una produzione amnesiA vivacE

amnesiA vivacE
(area ricerca ritrovamento e altro)

Daniele Timpano
c/o amnesiA vivacE
via P. L. Occhini 6
00139 Roma
cell. 338 7674196
profondodispari@inwind.it
www.amnesiavivace.com

Nella nostra bella Italia, tra le due guerre,
fioriva in Italia uno statista meraviglioso:
Benito Mussolini.
Facciamo uno sforzo d’immaginazione collettiva:
fate conto che sia io. Morto.

Un attore – solo in scena con l’unica compagnia di un baule che viene spacciato come contenente le spoglie mortali di “Mussolini Benito” – racconta in prima persona le rocambolesche vicende del corpo del duce, da Piazzale Loreto nel ’45 alla sepoltura nel cimitero di S. Cassiano di Predappio nel ’57. Alle avventure post-mortem del cadavere eccellente si intrecciano brani di testi letterari del Ventennio (Marinetti, Gadda, Malaparte…), luoghicomuni sul fascismo, materiali tra i più disparati provenienti da siti web neofascisti, nel tentativo di tracciare il percorso di Mussolini nell’immaginario degli italiani, dagli anni del consenso agli anni dei memorabili nostalgici. L’attore, costretto ad avvicinare la materia da una lontananza cronologica e ideologica immensa, gioca una identificazione posticcia con l’oggetto del suo racconto, parlando sempre in prima persona, come se il suo corpo contenesse la forza criminale del fascismo tra le sue quattro ossa. Una identificazione che è appunto posticcia, visto che in scena non c’è nessun tentativo di rappresentare un personaggio – Mussolini: il duce degli italiani è nel baule o, al limite, nella tomba di Predappio. L’assimilazione forzata tra il soggetto (Daniele Timpano: “sinistramente” vivo) e l’oggetto (Mussolini Benito: “destramente” morto) del racconto riconferma la lontananza irriducibile tra due visioni del mondo inconciliabili.

amnesiA vivacE (area ricerca ritrovamento e altro)
amnesiA vivacE si occupa di teatro, musica, filosofia ma – soprattutto – di altro. Gli spettacoli di amnesiA vivacE sono tutti concepiti lungo una linea di ricerca anche musicale, di integrazione tra testo/corpo/note in un continuo disequilibrio tra partitura codificata e improvvisazione.
amnesiA vivacE ha tenuto laboratori teatrali, letterari e musicali presso l’Università La Sapienza di Roma ed è tra gli organizzatori, assieme ad altre compagnie del Nuovo Teatro romano, della rassegna teatrale UBUsettete! Fiera di alterità teatrali romane, che giunge quest’anno alla sua quarta edizione.
Tra gli eventi extra-teatrali: Scrivere l’Es (ciclo di incontri, performance, concerti sul rapporto tra inconscio e scrittura letteraria e musicale, con interventi di Sylvano Bussotti, Ben Watson, Esther Leslie, Roberto Terrosi); Impressioni dal cosmo (parole e immagini dai partecipanti per l’Italia alla 11° Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, Atene 2003); mostre di fotografia, presso la libreria Odradek di Roma (Photo Pride, sul Gay Pride, La Dama e la Candela, Io statua, sul museo della Montemartini, col patrocinio del Comune di Roma).
amnesiA vivacE dal 2001 è una associazione culturale, con sede in Roma, che riunisce le esperienze di Daniele Timpano (autore, attore, regista), Marco Maurizi (filosofo, musicista), Valerio Cruciani (autore, fotografo), Costantino Belmonte (poeta, web-master), Natale Romolo (musicista, compositore), Francesca La Scala e Valentina Cannizzaro (attrici), con la libera collaborazione di Michela Gentili (cantante, danzatrice), Simone Mancini (grafico), Marzio Venuti Mazzi (musicista, tecnico del suono).
amnesiA vivacE dal 2002 è anche una rivista on line di teatro, critica dell’arte e della società a cadenza trimestrale (www.amnesiavivace.it).

Daniele Timpano
Autore-attore, regista, Daniele Timpano nasce a Roma il 18 maggio del 1974. Frequenta il biennio di recitazione presso il Conservatorio teatrale di G. B. Diotajuti e M° Antonio Pierfederici. Seminari con Fiorella D’Angelo (mimica Orazio Costa), Alfio Petrini (drammaturgia – Teatro Totale), Luca Negroni (commedia dell’arte), Luis Ibar (direzione scenica). Come attore ha lavorato con Michelangelo Ricci (Finale di Partita, La Meglio Gioventù, Ubu Re), Carlo Emilio Lerici, Francesca Romana Coluzzi, Massimiliano Civica (Grand Guignol). Ha collaborato con diverse compagnie, tra le quali il Teatro dell’Assedio (attuale Teatro del Porto) di Livorno, OlivieriRavelli teatro e LABit-laboratorio ipotesi teatro di Roma.
Fondatore del gruppo amnesiA vivacE, è autore-attore di diversi spettacoli, tra i quali: Storie di un Cirano di pezza; Teneramente Tattico; Profondo Dispari; Oreste da Euripide; caccia ‘L drago. Coordinatore dei laboratori teatrali, letterari e musicali Oreste ex Machina (2003) e Gli uccisori del chiaro di luna (2004) e Fiabbe Itagliane (2005), finanziati dall’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Un suo testo, Per amarti meglio!, è stato finalista nella rassegna Napoli drammaturgia in festival 2001. È redattore (e collaboratore) della rivista on line www.amnesiavivace.it e di Ubu Settete, periodico di critica e cultura teatrale sul teatro“underground” romano a diffusione gratuita. È tra gli ideatori e organizzatori della rassegna Ubu Settete – fiera di alterità teatrali romane. Dell’edizione del 2003 è stato direttore artistico.