Premio Scenario Infanzia2010- 3a edizione | Progetto finalista
ZONA FRANCA - Festival Internazionale per le nuove generazioni, Parma, 3 novembre 2010
mercoledì 3 Novembre , ore 16:00 | Teatro al Parco
E mantenne la parola
Letture tratte da “Il barone rampante” di Italo Calvino
| età: dagli 11 anni
con Flavio D’Andrea
Silvia Di Landro
Enrico Lombardi
aiuto regia Silvia Di Landro
Enrico Lombardi
drammaturgia Flavio D’Andrea
regia Flavio D’Andrea
Flavio D’Andrea
via Tiarini, 7 – 42100 Reggio Emilia
cell. 333 5798142
amministrazione@quintaparete.org
www.quintaparete.org
Progetto menzione speciale Premio Scenario Infanzia 2010
Motivazione della giuria
Un lavoro che mette in scena il piacere della lettura con gli strumenti di un teatro capace di coniugare l’elemento plastico e fisicamente performativo con il rigore dell’approccio al testo di Calvino, di cui contribuisce a evidenziare gli elementi formali attraverso strumenti e strategie propri della drammaturgia scenica.
Il progetto
Il nostro obiettivo è di portare in scena la parola di Calvino, di “farla sentire” nella sua musicalità, nella sua leggerezza, nei suoi voli e nella sua oculata semplicità. Questo ci porta a mettere in discussione le possibilità della parola letta in teatro: che cosa significa leggere un libro sulla scena? chi legge? a chi?
Quali sono i modi in cui un testo può essere letto? in quante dimensioni? qual è il limite tra lettura, rappresentazione, coro? Il testo contiene livelli di complessità molto elevati: è enciclopedico (parla di botanica, di storia, di letteratura); è ambientato in un preciso momento storico; è un romanzo d’avventura; è, per certi versi, autobiografico ed è fitto di citazioni e cammei dei maestri letterari di Calvino dell’epoca. Il barone rampante non è solo il racconto di una storia che affascina, ma anche tutto un insieme di micro e macrocosmi che si intersecano tra loro. Il testo e la messa in scena cresceranno di pari passo, in itinere. Alla base non c’è nessuna indicazione rispetto ai personaggi e tanto meno rispetto al rapporto tra i linguaggi. L’obiettivo è di provare varie metodologie di taglio del testo e trovare le più efficaci. Ognuno porta un suo metodo di approccio al lavoro e alla lettura perché crediamo che la creatività condivisa e giocata sia superiore alla somma delle singole parti.
In scena ci sarà un palo cinese. La pertica è una linea verticale nella scena vuota. Consente un’ulteriore dimensione della lettura che sfrutta la verticalità, amplificando notevolmente le possibilità e i piani di gioco. Questa quarta dimensione è giustificata sia dalla storia de Il barone rampante sia dalla molteplicità di punti di vista di cui Calvino si serve per scrivere il romanzo.
La compagnia
Quinta Parete nasce nel 2007 con lo spettacolo Le fondamenta dell’impero e la performance Pezzi di te –TITOLO PROVVISORIO e prosegue la sua attività grazie all’incontro di più professionalità in formazione. Così come allora, oggi non si sente legata univocamente allo sviluppo di un particolare genere teatrale, perché la forza della compagnia è data dall’insieme delle esperienze che ogni individualità intende approfondire. Crediamo che la nostra esperienza teatrale debba essere doverosamente in movimento e soprattutto utile alla coscienza sociale e civile, nonché umana.
Flavio D’Andrea (1983) diplomato in drammaturgia alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano (2008). Consegue la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo all’Università degli Studi di Milano con una tesi sulla regia del circo (2009). Insegna Analisi dello Spettacolo e Grammatica del Circo alla Scuola di Circo “Flic“ di Torino.
Silvia Di Landro (1982) diplomata nel 2008 presso la Scuola di Circo “Flic” di Torino, specializzandosi nell’acrobatica alla pertica. Continua la sua formazione frequentando stage con danzatori (Roberto Olivan, Anton Lachky, Leo Valer, Fury, Frey Faust), clown (Raymond Peyramaure), attori (Lara Patrizio: stage sull’uso della voce), acrobati alla pertica (Joao Paulo Pereira Dos Santos). Nel 2005-2006 frequenta il primo anno del corso di Teatro-danza presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano; è ammessa al secondo anno.
Enrico Lombardi (1982) si diploma con menzione d’onore presso Teatrolab a Bologna, laboratorio teatrale triennale, finanziato dalla Fondazione del Monte, diretto da Giorgio Comaschi, tra gli insegnanti Steve Wasson e Corinne Soum (assistenti di Decroux), Bruno Stori, Maurizio Cardillo, Angela Malfitano, Alessandra Frabetti, con la direzione artistica di Antonio Albanese. La sua formazione d’attore sta crescendo attraverso le esperienze di lavoro e formazione con Enrique Vargas e Maria Consagra. Fonda l’associazione culturale e compagnia Quinta Parete.