Premio Scenario2017- 16a edizione | Progetto finalista
Festival di Santarcangelo - Santarcangelo dei Teatri, 10/11 luglio 2017
lunedì 10 Luglio , ore 18:00 | Lavatoio
I giardini di Kensington
capitolo I Il litigio
uno spettacolo di Elisa Pol
Valerio Sirna
con Elisa Pol
Valerio Sirna
elaborazione del suono Flavio Innocenti
Valerio Sirna
disegno luci Mattia Bagnoli
scultura di Mattia Cleri Polidori
Giulia Costanza Lanza
residenze artistiche Armunia, Carrozzerie n.o.t.
un ringraziamento particolare a Barbara Bessi
VALERIO SIRNA
via Agostino Magliani, 6 – 00148 Roma
cell. 329 2073706
valerio.sirna@live.it
Lo spettacolo
“Il nostro obiettivo è ora chiaro: dobbiamo dimostrare come la casa sia uno dei più potenti elementi di integrazione per i pensieri, i ricordi e i sogni dell’uomo”.
Gaston Bachelard, La poetica dello spazio
Un soggiorno. Pochi elementi delineano una certa atmosfera borghese, una poltrona, una lampada. Un oggetto non identificato – un liquido rappreso? una nuvola? un ammasso roccioso? – aleggia e incombe sulla stanza.
Due coniugi, con le loro presenze annoiate, sottili, tese, sporadiche ed eleganti, dolci e litigiose, vicine e distanti, nell’intimità di non aver nulla da dirsi, tra i cali e i picchi fisiologici della relazione. Un percorso drammaturgico suddiviso in tre atti: il litigio, il rifugio, il trasloco.
Lo scorrere di un tempo imprecisato – un giorno, un anno, una vita – apre delle smagliature nella quotidianità; le pose più ovvie del vivere domestico – mangiare, sedere su una poltrona, leggere un giornale – si caricano di elementi inspiegabili e inaspettati.
Come sarebbe se costruissi una capanna al centro del soggiorno, al riparo da tutte le correnti?
Vedo solo il tuo naso, ma forse è una piega del cuscino, tu non ci sei più.
Tra le figure si innesta un parlato sospeso, una colloquialità priva di orpelli, perché di parlare non se ne può fare a meno, e nemmeno di reiterare discussioni e battibecchi, dando spazio ai ricordi, a delle pause del pensiero in cui il ragionare si confonde, in una distanza incomunicabile da se stessi e dalle cose.
Secondo te è meglio avere poche stanze ma grandi, o tante stanze piccole?
Ma è mai possibile che tu non ti possa togliere i calzini prima di venire a letto?
Il salotto si trasforma allora in un insieme di angoli, di miniature intime e riparate; talvolta in una distesa desertica, in cui svaniscono misure e coordinate. La percezione di uno spazio alterato consente l’emergere di unisoni svuotati di ogni funzionalità, in una ricerca coreografica sospesa tra gesto cristallino e sprofondamenti, fino al punto in cui tutti i parametri cartesiani del reale e del quotidiano si disciolgono.
La compagnia
Sirna/Pol è una coppia artistica costruita per il progetto I giardini di Kensington, che ha le sue origini nell’esperienza con il collettivo Agostino Bontà, di cui Elisa Pol e Valerio Sirna sono fondatori assieme ad altri tre artisti, incontrati durante il biennio di formazione Scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano. Indagano le arti sceniche con sguardo trasversale; nello specifico il progetto vuole approfondire il rapporto tra scrittura scenica e gesto coreografico. L’oggetto della ricerca è focalizzato sulla natura della relazione all’interno di uno spazio domestico.