Premio Scenario2007- 11a edizione | Progetto finalista
SANTARCANGELO International Festival of the Arts 5-15 luglio 2007, 9 / 10 / 11 Luglio 2007
martedì 10 Luglio , ore 16:00 | Teatro Petrella
made in italy
di e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani
scene Babilonia Teatri/Gianni Volpe
costumi Franca Piccoli
luci e audio Giovanni Marocco, Nicola Fasoli, Marco Spagnolli
movimenti di scena Luca Scotton
coproduzione Operaestate Festival Veneto
Babilonia Teatri
Via Parrocchia 43, 37050 Isola Rizza (VR)
tel. 045.6310180/045.7135191
cell. 349.1323403
info@babiloniateatri.it
www.babiloniateatri.it
spettacolo vincitore Premio Scenario 2007
Motivazione della Giuria
Il Nord Est italiano ritratto come fabbrica di pregiudizi, volgarità e ipocrisia; straordinario produttore di luoghi comuni sciorinati come litanie, e di modelli famigliari ispirati al presepe ma pervasi da idoli mediatici, intolleranza, fanatismo. Il made in Italy è un prodotto dozzinale e tragicamente umoristico, raccontato in uno spettacolo apprezzabile per compiutezza, in cui la comicità non è ottenuta dal meccanismo televisivo della barzelletta, ma dalla durata dell’elenco e dalle impercettibili ma fortissime variazioni, grazie a una sensibilità per le virtù e le potenzialità della parola che si fa maestria del contrappunto musicale. Strutture verbali semplici ma efficacissime fanno sbottare il riso e la percezione del non senso, in un lavoro che coniuga sapientemente stilizzazione interpretativa e parossismo gestuale. Con un ritratto spietato delle “sacrosante” manifestazioni del tifo calcistico e delle telecronache enfatiche e patriottarde, normalmente rese impercettibili dalla generale assuefazione. Un lavoro dove si infrangono con sagacia e leggerezza tabù e divieti, per rilanciare anche il teatro oltre gli schemi e i conformismi.
Lo spettacolo
made in italy non racconta una storia. Affronta in modo ironico, caustico e dissacrante le contraddizioni del nostro tempo. Lo spettacolo procede per accumulo. Fotografa, condensa e fagocita quello che ci circonda: i continui messaggi che ci arrivano, il bisogno di catalogare, sistemare, ordinare tutto. Procede per accostamenti, intersezioni, spostamenti di senso. Le scene non iniziano e non finiscono. Vengono continuamente interrotte. Morsicate. Le immagini e le parole nascono e muoiono di continuo. Gli attori non recitano. La musica è sempre presente e detta la logica con cui le cose accadono. Come in un video-clip.
made in italy è un groviglio di parole. È un groviglio di tubi luminosi. È un groviglio di icone.
Per un teatro pop.
Per un teatro rock.
Per un teatro punk.
Un teatro carico di input e di immagini: sovrabbondante di suggestioni, ma privo di soluzioni.
mio padre è comunista e considera la gente una massa di coglioni
massimiliano si è preso otto anni per spaccio e teme per l’effetto serra
mio zio è ignorante e sa tutto
casini non può essere alleato con un gruppo parlamentare denominato lega per l’indipendenza della padania quindi gli chiede di cambiare nome
il presepe è la famiglia
se lo stato non fosse burocrazia sarei un cittadino
se l’ideologia non fosse scissa dalla realtà sarei ideologico
se la chiesa non esistesse sarei cattolico
La compagnia
Babilonia Teatri è stata fondata da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani.
Da un progetto del 2005 sulla guerra in Iraq intitolato Cabaret Babilonia è nato il nome della compagnia, Babilonia Teatri.
Il primo spettacolo, Panopticon Frankenstein, è il risultato del lavoro svolto all’interno del carcere di Montorio. Lo spettacolo nel 2006 è finalista della prima edizione del Premio SCENARIOInfanzia e nel 2007 è vincitore di Piattaforma Veneto di Operaestate Festival Veneto.
Sempre nel 2007 la compagnia debutta con Underwork-spettacolo precario per tre attori tre vasche da bagno tre galline e vince l’Undicesima Edizione del Premio Scenario con made in italy.
Rassegna stampa
"la Repubblica", 17 marzo 2008
di Franco Quadri
"Hystrio", n. 2, 2008
di Claudia Cannella
"Il Piccolo", 23 marzo 2008
di Roberto Canziani
"la Gazzetta di Parma", 14 aprile 2008
di Valeria Ottolenghi
"www.lospettatore.it", 19 marzo 2008
di Nicola Zuccherini
"www.delteatro.it", 3 luglio 2008 intervista
di Andrea Porcheddu
[..] Quanto ha influito il Premio Scenario nel vostro essere compagnia?
Valeria: Come un sogno! Se non ci fosse stato, forse saremmo ancora a fare spettacoli per amici nel nostro paesino. E abbiamo fatto Scenario Infanzia che è stato davvero un cammino fondamentale. Ci ha avvicinato al "professionismo".
"Primer Acto", n° 324
di Anne Serrano
Babilonia Teatri crea un teatro che parla della società. Più che una critica, però, propone un riflesso caustico e ironico del mondo che viviamo. Lo spettacolo è un accumulo di idee, funziona come una spugna che assorbe e vomita tutto quello che ci sta intorno. [...] Le scene non iniziano né terminano. Si interrompono costantemente come se si mordessero a vicenda. [...]
"Il Sole 24 ore", 23 novembre 2008
di Renato Palazzi
"Il Mattino", 9 novembre 2008
di Enrico Fiore
"La Repubblica", 8 novembre 2008
di Giulio Baffi
"Corriere del Mezzogiorno", 9 novembre 2008
di Stefano De Stefano