Premio Scenario2003- 9a edizione | Progetto finalista

FESTIVAL SANTARCANGELO DEI TEATRI, 27, 28, 28 Giugno 2003

venerdì 27 Giugno , ore 00:00 |

Palla di vetro

teatro delle apparizioni | Roma

liberamente tratto dalla fiaba per il teatro Il Paese dei Sussurri di Simone Giorgi
regia, scene e luci Fabrizio Pallara
drammaturgia Simone Giorgi e Fabrizio Pallara
interpreti Alessandro Cassoni, Francesco Grillo, Margherita Lacchè, Giuliano Polgar
musiche originali Valerio Vigliar
canti Arianna Canini

teatro delle apparizioni
via Casale Agostinelli, 151 00040 Ciampino (Roma)
cell. 338 35528381
338 29177272
Tel. 06 79811033
teatrodelleapparizioni@yahoo.it
www.teatrodelleapparizioni.it

E’ dai primi di novembre che il teatro delle apparizioni lavora a Palla di vetro. In sede di analisi, è possibile distinguere due momenti.
Nel primo momento, il lavoro si è incentrato sullo studio del rapporto tra scrittura e illustrazione nei libri di fiabe e sulla ricerca del testo. Tra fiaba e illustrazione, l’incunabolo della noia è la tautologia – che declassa l’illustrazione a didascalia. Conta cosa far vedere; ma anche come e quando: l’illustrazione la si può considerare il grado zero dell’azione. Questa consapevolezza abbiamo tentato e tentiamo di trasferirla nel nostro spettacolo, che è come un libro con illustrazioni in movimento. Nel linguaggio di lavoro, alle illustrazioni in movimento abbiamo dato il nome di azioni spezzate. Perché circondate dal buio, che le proietta nella mente dello spettatore cui spetta completarle, integrarle al testo. Ogni giorno, in questa fase, ci scambiavamo racconti: fiabe o storie più o meno reali. Cercavamo cosa narrare; e cercavamo di imparare come farlo. Poi, a poco a poco la ricerca del testo ha portato alla scrittura di una fiaba per il teatro: Il Paese dei Sussurri.
Nel secondo momento, lo studio sulle illustrazioni e Il Paese dei Sussurri si sono incontrati. Il terreno dell’incontro sono state le azioni spezzate e la narrazione. Cosa mostrare ne è stata la linea guida.
Da questo punto in poi, del lavoro svolto non si può parlare. La parola non sta al passo con la vita: la vita di uno spettacolo che, poste le basi, comincia a camminare, poi corre, cade e si rialza, cambia direzione più volte, di nuovo cade e di nuovo si rialza.
Palla di vetro vuole essere il libro ideale che una madre legge al figlio, che sbircia le immagini con le ultime forze e le confonde coi sogni. Poi s’addormenta, e il segno pendente ricorda le pagine lette e quelle ancora da leggere.

teatro delle apparizioni
Il teatro delle apparizioni nasce nel dicembre 1999. Ha realizzato le seguenti creazioni:
Gobbo il re, storta la regina, liberamente tratto da Gobbo il re, storta la regina di aquilino. Spettacolo per bambini: giocattoli svegliati dal loro Mangiafuoco raccontano una storia.
Frammenti di buio d’ombre, liberamente tratto da Teste morte di Samuel Beckett. 6 spettatori alla volta bendati – 6 repliche a sera: viaggio introspettivo di 45 minuti attraverso i sensi esclusa la vista.
Apparizioni II : la favola. 1 spettatore alla volta al buio – 5 repliche a sera: viaggio emotivo di 50 minuti verso una lunga discesa all’interno di sé.
Dove tutto è molto piccolo, liberamente tratto da Il piccolo principe di Saint-Exupéry. Per un massimo di 220 kg – 3 adulti o 4 bambini. 4 repliche a sera – durata 60 minuti: visioni di teatro comprese nell’apertura alare di due braccia umane, scorgibili a testa in giù.
Racconti di ordinaria follia, liberamente tratto da Storie di ordinaria follia di Charles Bukowsky. 2 repliche a sera – durata 60 minuti: storie itineranti scovano luoghi dimenticati.
Apparizioni III : Lear, liberamente tratto da Re Lear di W. Shakespeare. 30 spettatori alla volta – durata di 90 minuti. 2 repliche a sera: racconto a visioni fuori fuoco ostacolato dal pulviscolo dei ricordi
Progetto Città invisibili, liberamente tratto da Le città invisibili di Italo Calvino. 30 spettatori alla volta – durata 150 minuti. 2 repliche a sera: un’idea di città senza tempo, dove perdersi conoscersi trovarsi, una volta dentro tornare sarà come sempre diverso.
Progetto Dromo. Sessanta gabbie dell’ex cinodromo di Ponte Marconi hanno ospitato sessanta artisti di diversa provenienza: uno spazio un luogo vincoli generanti il medesimo stimolo per sessanta arti diverse.
Il teatro delle apparizioni ha ricevuto una segnalazione per il Premio speciale Ubu 2001 “per l’applicazione nomade a un teatro dei sensi urbano” (Rodolfo Di Giammarco).
Il teatro delle apparizioni ringrazia Paolo Bruschi, Georgia Galanti, Sara Ferazzoli, Marco Mangiarotti, Adonella Monaco, l’Università degli Studi di Roma Tre.